mercoledì 21 dicembre 2011

Non sempre c'è da dire...

Non sempre c'è da dire qualcosa,ora come ora sono due le cose che si posso fare:

Stare a guardare,in silenzio e lasciarci trasportare dagli eventi e dalle fantasie degli altri.

Oppure riprenderci in mano quello che ci appartiene e risollevare quello che è caduto!

giovedì 21 luglio 2011

POLITICI ITALIANI I PIU' PAGATI D'EUROPA


In questi giorni politici e mezzi d’informazione si stanno chiedendo quale possa essere il compenso appropriato per i parlamentari italiani che, come è noto, sono i più pagati d’Europa. Un criterio equo può essere quello di commisurare lo stipendio dei parlamentari al benessere economico dei propri cittadini, e quindi ad una misura (per quanto imperfetta) di questo: il Pil pro capite.
In figura si vede come esista una relazione lineare piuttosto precisa tra il Pil pro capite e gli stipendi dei parlamentari europei, con l’eccezione dell’Italia che si trova ben al di sopra della retta visibile in figura, costruita escludendola. Tale retta indica per l’Italia un valore di circa 51 mila euro (le linee tratteggiate mostrano il valore del Pil pro capite e il rispettivo stipendio atteso tramite la retta di regressione).

La retta di regressione (y = -45580 + 3.28x, R quadro = 0.84) è stata stimata per mezzo dei minimi quadrati escludendo l’Italia. Gli stipendi dei parlamentari sono quelli riportati nel Corriere della Sera del 9 giugno 2005 e quindi inferiori agli attuali.

sabato 9 luglio 2011

ITALIA: La censura prima passa da noi!


Qualcuno crede ancora che non vi sia censura al giorno d’oggi? Allora perchè, se da un lato siamo stati informati su tutto quello che sta succedendo in Egitto, dall’altro i mass-media non hanno sprecato una sola parola su ciò che sta accadendo in Islanda?
Il popolo islandese è riuscito a far dimettere un governo al completo;sono state nazionalizzate le principali banche commerciali; i cittadini hanno deciso all’unanimità di dichiarare l’insolvenza del debito che le stesse banche avevano sottoscritto con la Gran Bretagna e con l’Olanda, forti dell’inadeguatezza della loro politica finanziaria; infine, è stata creata un’assemblea popolare per riscrivere l’intera Costituzione. Il tutto in maniera pacifica. Una vera e propria Rivoluzione contro il potere che aveva condotto l’Islanda verso il recente collasso economico.

Sicuramente vi starete chiedendo perchè questi eventi non siano stati resi pubblici durante gli ultimi due anni. La risposta ci conduce verso un’altra domanda, ancora più mortificante: cosa accadrebbe se il resto dei cittadini europei prendessero esempio dai “concittadini” islandesi?
Ecco brevemente la cronologia dei fatti:
  • 2008 – A Settembre viene nazionalizzata la più importante banca dell’Islanda, la Glitnir Bank. La moneta crolla e la Borsa sospende tutte le attività: il paese viene dichiarato in bancarotta.
  • 2009 – A Gennaio le proteste dei cittadini di fronte al Parlamento provocano le dimissioni del Primo Ministro Geir Haarde e di tutto il Governo – la Alleanza Social-Democratica (Samfylkingin) – costringendo il Paese alle elezioni anticipate. La situazione economica resta precaria. Il Parlamento propone una legge che prevede il risanamento del debito nei confronti di Gran Bretagna e Olanda, attraverso il pagamento di 3,5 MILIARDI di Euro che avrebbe gravato su ogni famiglia islandese, mensilmente, per la durata di 15 anni e con un tasso di interesse del 5,5%
  • 2010 – I cittadini ritornano a occupare le piazze e chiedono a gran voce di sottoporre a Referendum il provvedimento sopracitato.
  • 2011 – A Febbraio il Presidente Olafur Grimsson pone il veto alla ratifica della legge e annuncia il Referendum consultivo popolare. Le votazioni si tengono a Marzo ed i NO al pagamento del debito stravincono con il 93% dei voti. Nel frattempo, il Governo ha disposto le inchieste per determinare giuridicamente le responsabilità civili e penali della crisi. Vengono emessi i primi mandati di arresto per diversi banchieri e membri dell’esecutivo. L’Interpol si incarica di ricercare e catturare i condannati: tutti i banchieri implicati abbandonano l’Islanda. In questo contesto di crisi, viene eletta un’Assemblea per redigere una Nuova Costituzione che possa incorporare le lezioni apprese durante la crisi e che sostituisca l’attuale Costituzione (basata sul modello di quella Danese). Per lo scopo, ci si rivolge direttamente al Popolo Sovrano: vengono eletti legalmente 25 cittadini, liberi da affiliazione politica, tra i 522 che si sono presentati alle votazioni. Gli unici due vincoli per la candidatura, a parte quello di essere liberi dalla tessera di qualsiasi partito, erano quelli di essere maggiorenni e di disporre delle firme di almeno 30 sostenitori. La nuova Assemblea Costituzionale inizia il suo lavoro in Febbraio e presenta un progetto chiamato Magna Carta nel quale confluiscono la maggiorparte delle “linee guida” prodotte in modo consensuale nel corso delle diverse assemblee popolari che hanno avuto luogo in tutto il Paese. La Magna Carta dovrà essere sottoposta all’approvazione del Parlamento immediatamente dopo le prossime elezioni legislative che si terranno.
Questa è stata, in sintesi, la breve storia della Ri-evoluzione democratica islandese.
Abbiamo forse sentito parlare di tutto ciò nei mezzi di comunicazione europei?
Abbiamo ricevuto un qualsiasi commento su questi avvenimenti nei noiosissimi salotti politici televisivi o nelle tribune elettorali radiofoniche?
Abbiamo visto nella nostra beneamata Televisione anche un solo fotogramma che raccontasse qualcuno di questi momenti?
SINCERAMENTE NO.
I cittadini islandesi sono riusciti a dare una lezione di Democrazia Diretta e di Sovranità Popolare e Monetaria a tutta l’Europa, opponendosi pacificamente al Sistema ed esaltando il potere della cittadinanza di fronte agli occhi indifferenti del mondo.
Siamo davvero sicuri che non ci sia “censura” o manipolazione nei mass-media?
Il minimo che possiamo fare è prendere coscienza di questa romantica storia di piazza e farla diventare leggenda, divulgandola tra i nostri contatti. Per farlo possiamo usare i mezzi che più ci aggradano: i “nostalgici” potranno usare il telefono, gli “appassionati” potranno parlarne davanti a una birra al Bar dello Sport o subito dopo un caffè al Corso.
I più “tecnologicamente avanzati” potranno fare un copia/incolla e spammare questo racconto via e-mail oppure, con un semplice click sui pulsanti di condivisione dei Social Network in fondo all’articolo, lanciare una salvifica catena di Sant’Antonio su Facebook, Twitter, Digg o GoogleBuzz. I “guru del web” si sentiranno il dovere di riportare, a modo loro, questa fantastica lezione di civiltà, montando un video su YouTube, postando un articolo ad effetto sui loro blog personali o iniziando un nuovo thread nei loro forum preferiti.
L’importante è che, finalmente, abbiamo la possibilità di bypassare la manipolazione mediatica dell’informazione ed abbattere così il castello di carte di questa politica bipartitica, sempre più servile agli interessi economici delle banche d’affari e delle corporazioni multinazionali e sempre più lontana dal nostro Bene Comune.

giovedì 23 giugno 2011

UNO COME NOI...

Oggi pomeriggio ascoltavo una stupenda canzone dei NOMADI "Uno come noi".
Racconta la storia del "Rivoltoso Sconosciuto",il celebre studente che durante la  protesta di piazza Tiananmen il 5 giugno 1989 il giorno dopo che il governo cinese cominciò a reprimere brutalmente la protesta;cosa accadde quel giorno lo sappiamo tutti quanti e anche chi è nato parecchi anni dopo il 1989 se si parla di Piazza Tiananmen la mente va subito a quel giovane studente che con il sue esile corpo ha fermato un carro-armato.
Mi piace immaginarmi la scena,la tensione che poteva esserci in quei momenti e i pensieri di questo giovane,di certo spaventatissimo ma in lui c'era qualcosa che andava oltre la paura,il lui è scoccata una fiamma di libertà e di voler riprendersi i propri diritti per lungo tempo calpestati,una manifestazione di una sola persona,ma per un momento è stato come se tutto il mondo fosse fermo li davanti con lui a quel carro-armato tutti fermi ad aspettare.
Poi penso anche al quel soldato che era dentro al carro-armato,magari avrebbe preferito cento mila volte esser da tutt'altra parte,magari era li perchè obbligato,non per fede o per amore della patria,e mi piacerebbe tanto sapere a cosa pensava in quel momento,a cosa gli dicevano di fare i sui superiori e lui che non poteva far altro che recitare la parte del burattino.


Di quel ragazzo oggi non si sa che fine abbia fatto,molte fonti dicono che sia stato giustiziato,a me piace pensarlo ancora vivo,davanti ad ogni carro-armato,ad ogni fucile,pistola,missile puntato contro la libertà dei diritti umani e della democrazia,mi piace vederlo ancora in Piazza che sprezzante del pericolo si fa beffa dei militari e con un gesto assolutamente pacifico tiene in stallo ancora tutti i grandi,che poi grandi non sono,che anche oggi 2011 calpestano i diritti umani.


Grazie Tank Man, per averci insegnato che tu eri uno come noi,uno dei tanti,ma sei quello che ha fatto la differenza.







Ti voglio dire che né politica, né religione, 
danno il diritto di troncare la vita di un uomo. 

Che sogna solo una casa una donna un lavoro, 
di essere libero e un poco felice in un mondo migliore 
fatto di gente, gente come noi.


lunedì 20 giugno 2011

Giù il Cappello! Chapeau

<<Oh, tutti i disgraziati con la schiena che brucia
sotto il sole feroce, che vanno e tornano,
che in questo lavoro senton scoppiare la fronte...
Giù il cappello, miei borghesi! Oh, questi son gli uomini!>>...  (IL FABBRO - Arthur Rimbaud ) 







Magari fosse davvero così,magari giù il cappello per tutte quelle persone che lavorano,che si tengono stretti il proprio lavoro,perchè non è facile oggi come oggi essere un lavoratore,chapeau a tutti quelli che fanno i lavori più umili ma lo fanno con dignità,lo fanno perchè sanno che forse per loro è l'unico modo possibile per guadagnarsi la pagnotta.
Chapeau a tutti quei giovani che per aiutare la propria famiglia in difficoltà rinunciano a uscite in discoteca e fine settimana al mare per lavorare e portare in casa qualche euro.
Chapeau alle madri di famiglia che il loro lavoro domestico,che insegnano ai figli l'educazione e il rispetto.
Chapeau a tutti i laureati che non riescono a fare ciò per cui hanno studiato e sono costretti a ridursi a lavorare nei Call-Center o nelle paninerie per poter portare a casa qualche soldo.
Chapeau a tutti quelli che cercano lavoro,perchè l' Italia è una repubblica fondata sul lavoro ma solo sulla carta,perchè in questo paese dove è facile parlare e non agire non è facile entrare nel mondo del lavoro,chapeau a tutti voi che ogni giorno mandate in giro decine di curricula nella speranza di essere assunti,ma vedete l'assunzione sempre come una chimera,un sono troppo lontano e irraggiungibile. Non scoraggiatevi,lottate e fatevi sentire.
In fine chapeau a tutti quelli che sul lavoro hanno perso la vita e ci hanno lasciato,il lavoro come un campo di battaglia,come una guerra contro tutto questo sistema che sta cadendo a pazzi.
chapeau a voi ragazzi e ragazze,signori e signore,che il vostro gesto,estremo,non sia vano.



lunedì 13 giugno 2011

Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma...

ADESSO SON CAZZI AMARI...






Siamo ancora un popolo! E' stato raggiunto il quorum per tutti e 4 i referendum. Per il nucleare è il secondo referendum con cui i cittadini hanno mandato a fanculo i partiti. Vedremo se avranno il coraggio di riproporlo. Saluto con affetto Forminchioni, Chicco Testa, Cancronesi e il Bersani di quarta generazione. Per l'acqua arriva ora la parte più complicata, come restituire al pubblico la gestione e sottrarla alle varie Veolia, Suez e Smat. Non sarà facile. Oggi ha vinto il popolo italiano, i cittadini. I partiti inizino a fare le valigie. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure. Qualcosa di sicuro sta cambiando, L'ITALIA S'E' DESTA,un solo grande popolo finalmente si è svegliato,o risvegliato,gli animi si sono accesi e soffia un nuovo vento,il vento del cambiamento, un vento che da brezza leggere piano piano sta soffiando sempre più forte,è solo l'inizio,lo sappiamo bene,la strada è ancora lunga,il popolo tutto e singolo deve continuare a far sentire la propria presenza e ad esprimere il proprio pensiero.
Dicano pure che questo referendum non centra nulla con la stabilità del governa,dicano pure che non è lo specchio della reale situazione del popolo italiano... Ma se così non fosse ci sarebbe da chiedersi perchè sul quarto referendum ha votato SI il 94,91% dei votanti... 
Forse l'Italiano ne ha davvero le palle piene di tante leggi ingiuste e di tante agevolazioni per i parlamentari,forse qualcosa sta cambiando nella mentalità italiana!
Spero vivamente e con tutto il cuore che non sia la fine di un qualcosa di sano e genuino,ne un evento sporadico ma l'inizio di un qualcosa di grande!

HABEMUS QUORUM

L'italiano ha dimostrato a tutti i politici che il popolo è sovrano,chi sperava nel non voto ha sbagliato di grosso,pure che pensava che l'italiano non reagisse a tutto questo scempio!

LA SOVRANITA' E' DEL POPOLO... che siamo noi... che sei tu!

Qua tutti i risultati in tempo reale:

http://referendum.interno.it/

http://www.ansa.it/web/index_refresh_ce.html


DATI AFFLUENZA

Tutti i dati di tutti i paesi d'italia con le varie percentuali!

IL LINK

http://referendum.interno.it/RF000.htm

domenica 12 giugno 2011

Alle 19 oltre il 30%

Affluenza oltre l'30% - Alle ore 19 di domenica 12 giugno il dato relativo all'affluenza per tutti e 4 i quesiti è dell'30,35%.
Il Dettaglio - Si attesta al di sopra del 30% l'affluenza alle 19 su tutti e quattro i quesiti referendari, quando mancano i dati di meno di dieci comuni. Secondo il Viminale, nel dettaglio l'affluenza per il primo quesito (affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica) è del 30,34%, per il secondo (tariffe del servizio idrico) del 30,35%, per il terzo (nucleare) del 30,32%, per il quarto (legittimo impedimento) del 30,33%.

Prima affluenza a 2 cifre: è sempre quorum -Qualunque sia stato il quesito referendario ed il tipo di referendum, la consultazione degli archivi del Viminale dice che quando la prima rilevazione dell'affluenza alle urne è stata a due cifre, come nel caso di domenica 12 giugno 2011, si è sempre raggiunto il quorum.
Che si sia votato in un solo giorno o in due giorni; che sia andati alle urne solo in Italia o 

che sia stata data opportunità anche agli italiani all'estero; che la prima rilevazione sia stata fatta alle ore 11 o alle 12, il dato finale è rimasto omogeneo: il quorum è stato sempre superato.

La quarta affluenza più alta della storia - Si tratta della quarta affluenza più alta nella prima mattinata di votazioni sui referendum: solo nel 1974, nel 1978 e nel 1985, infatti, quando gli elettori sono stati chiamati a esprimersi su divorzio, finanziamento pubblico dei partiti i indennità di contingenza, la percentuale alle 11 del primo turno è stata rispettivamente del 17,9%, del 12,6% e dell'11,9%.
Va inoltre ricordato che il quesito referendario del '74 chiamò alle urne anche il fronte del no. Nel caso, invece, della consultazione del 12 e 13 giugno 2011, gran parte degli elettori contrari all'abrogazione delle 4 norme in discussione hanno scelto di non recarsi alle urne.

Il quorum manca dal 1995 - L'ultima volta che è stato raggiunto il quorum risale a 16 anni fa, nel 1995, quando gli italiani sono stati chiamati alle urne su ben 12 quesiti: le  concessioni televisive nazionali (concentrazione di reti televisive),  le interruzioni pubblicitarie, la raccolta pubblicitaria radiotelevisiva, le rappresentanze sindacali, la contrattazione nel pubblico impiego, il soggiorno cautelare, la privatizzazione della Rai, l'autorizzazione al commercio, le trattenute sui contributi sindacali, la legge elettorale per i comuni, gli orari degli esercizi  commerciali.
In quel caso si toccò il 58%. Da allora, la quota '50+1' è solo un'illusione.

IL SENSO DELLA FRASE...

Voti o Subisci?

Dai racconti di mio Nonno...

In un villaggio sperduto una vecchia contadina arrivò a piedi al seggio la sera prima ( veniva da parecchio lontano) con un cesto sulla testa con le cose che le potevano servire per la notte e qualcosa da mangiare. La mattina si mise in fila e finalmente dopo sette ore riuscì a votare. Io ebbi l’onore di accompagnarla dentro la cabina perchè era analfabeta e noi osservatori in modo imparziale dovevamo spiegare le modalità di voto. Le chiesi se sapeva per chi votare e lei mi disse che lo sapeva. Le chiesi di dirmi il nome e di indicarmi sulla scheda la foto ( c’erano le foto dei candidati presidenti proprio per chi non sapeva leggere) e lei sussurando mi disse il nome di Mandela e lo indicò sulla scheda. Io a quel punto, essendo chiara la volontà dell’elettrice, votai per lei con una croce sul simbolo vicino alla foto. Il più bel voto che ho dato nella mia vita. Poi le consegnai la scheda piegata e lei, con una fierezza che non so descrivere e le lacrime agli occhi, depositò il suo voto nell’urna. 
Poi uscimmo.Siccome era tra le più anziane donne ad aver votato e in tanti l’avevano vista arrrivare, bivaccare la notte e fare quella lunga fila, una televisione americana la volle intervistare. Le chiesero come mai avesse fatto un viaggio così lungo e tante ore di fila così anziana com’era…e lei semplicemente rispose ” sono settant’anni che aspetto di votare, cosa volete che siano un giorno di cammino e sette ore di fila al confronto?”.

Questo per ribadire ancora una volta l'importanza del voto,non ascoltiamo quelli che ci dicono che tanto non cambierà nulla,perchè piano piano le cose stanno cambiando davvero,ma la forza motrice di tutto questo è il popolo,siamo noi,sei tu!

VAI A VOTARE, FALLO PER TE,FALLO PER I TUOI FIGLI,FALLO PER QUELLI CHE HANNO PERSO LA VITA PER DARTI QUESTA OPPORTUNITA'.
IO HO VOTATO... E TU COSA FAI? AGISCI O SUBISCI?



venerdì 10 giugno 2011

PAZZI? Non lo siamo tutti?

Purtroppo o per fortuna per il mio lavoro mi capita spesso e volentieri di entrare nei reparti di S.P.D.C (Psichiatria),ogni volta che entro in questi riparte sempre la stessa situazione mi si presenta agli occhi,persone private di ogni sorta di relazione,sedate all'inverosimile. Non dico che in tutti gli ospedali sia così ma dico che in molti la cosa funziona così,non si cerca di curare il problema,lo si sotterra lo si nasconde,con farmaci che stordiscono,che rallentano,persone sempre più simili ad automi che compiono azioni a rilento,che non hanno la possibilità di essere aiutati. Spesso mi capita di pensare a queste persone e capisco che questi reparti fingono da posti di contenimento,non aiutano il malato a guarire,lo fanno stare con altri malati di mente,ma che hanno patologie differenti e questo è sbagliato perchè non è così che lo sia aiuta,lo si aiuta cercando di capire il suo problema e risolvere,anche con l'aiuto farmacologico ma non solo con quello!
Un ottimo film che consiglio a tutti di vedere è "Si può fare" di Claudio Bisio,un fil comico a tratti drammatico che descrive perfettamente la situazione passata dei manicomi,ma che non si discosta di moltissimo dalla situazione attuale,ovvio la dignità della persona viene maggiormente presa in considerazione ma non è sempre così,purtroppo.

Personalmente vi assicuro che in questi reparti ho trovato persone meravigliose,che al primo impatto possono si spaventare o suscitare un effetto di repulsione istintiva ma poi standoci insieme e parlando con loro capisci quanto le loro paure e e loro "follie" non siano poi così tanto diverse dalle nostre,forse siamo noi che non abbiamo ancora imparato ad accettarli nella nostra società...


lunedì 6 giugno 2011

Forminchioni NON VOTO...

Forminchioni dice di non perdere tempo ad andare a votare! Un presidente di una regione che invita i cittadini a non votare... scandaloso! Ve lo dico io come stanno realmente le cose,Forminchioni come tutti gli alti suoi amici si stanno cagando nelle mutande,hanno paura di voi,hanno paura di te che stai leggendo,che ti stai informando e documentando,hanno paura della tua opinione e del tuo voto. L'unico modo che hanno per scavalcare la tua opinione e il tuo parere,qualunque esso sia,è quello di dirti di non votare,ti dicono così in modo tale che la delega sul tuo futuro sia loro,loro vogliono decidere per te,voglio annullare la tua opinione e il tuo pensiero,diritti inalienabili,ma che loro cercano di schiacciare e nascondere. Ascolta un idiota come me,il 13 e il 13 vai a votare,vota quello che vuoi,ma vota,perchè è l'unico modo per poter essere veramente protagonista del tuo futuro,non delegare il tuo futuro e la tua voce ad altri.

E poi parliamoci chiaro,lasceresti veramente la delega sulle tue decisioni ai nostri politici?????









La perla del giorno... 2

Quando l'ultima fiamma sarà spenta, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce catturato, allora capirete che non si può mangiare il denaro.
(Toro Seduto
)



domenica 29 maggio 2011

Dio Odia i Gay!

In Uganda l’aria si fa sempre più soffocante. Alla popolazione omosessuale, poi, sembra di respirare veleno, mista a intolleranza. 
Ma di un’intolleranza pesante, nociva, mortale. “Impiccateli, impiccateli”, titolava circa due mesi fa la prima pagina di un settimanale di Kampala. Una foto mostrava le facce di alcuni uomini sospettati di essere gay. In questo documentario viene raccontata la storia di un paese ricco di contraddizioni,dove tra gli svariati problemi economici,politici e sociali un gruppo di pastori e credenti evangelisti predica in nome di un dio all'oscuro di tutto,alla violenza e alla pena di morte per gli omosessuali.  Un documentario shock purtroppo poco trasmesso,vi invito a prendere 45 minuti del vostro tempo per poterlo vedere,e vi invito a condividerlo in più possibile in modo tale che tutti sappiano dove può portare l'omofobia,e come disse il presidente degli USA, "Possiamo anche non essere d'accordo riguardo al matrimonio tra omosessuali,ma sicuramente si è d'accordo sul fatto che è deprecabile prendere di mira gay e lesbiche si qui negli USA che,recentemente,in Uganda". Ma il problema anche nel nostro piccolo sussiste e persiste anche in Italia, essere omosessuali non può e non deve essere un fatto di discriminazione, in alcun modo un altro essere umano ha il diritto di poter giudicare un altro suo stesso pari solo per il tipo di attività sessuale; lo stato  come la chiesa devono garantire e difendere l'integrità e la dignità di ogni individuo. Mi chiedo perchè il papa come gli altri vertici religiosi non fanno sentire la propria voce contro l'omofobia,si può forse non essere d'accordo sull'omosessualità  (perchè? nda) ma non si può in alcun modo tacere ed essere a favore della violenza e dell'omofobia,questa voce dovrebbe levarsi da ogni persona religiosa e non ,che ha ruoli di responsabilità politica,sociale,spirituale.     NO ALL'OMOFOBIA


Vi allego il link del documentario,e rinnovo l'invito a vederlo e a condividere.





venerdì 27 maggio 2011

La sovranità è ancora del popolo?


Il Decreto Ominibus è diventato legge. Ieri, 26 Maggio, la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente il disegno di legge di conversione del decreto omnibus del 31 Marzo 2011 n. 34. Il testo ora è in attesa di essere firmato dal Capo dello Stato. L’approvazione del decreto è avvenuta per una manciata di voti, una decina. Ecco le norme in esso contenute.

Il decreto “omnibus” stabilisce: la rinuncia da parte del Governo ad impiantare centrali nucleari nel nostro Paese; lo stanziamento di 149 milioni di euro a favore del Fus (Fondo unico per lo spettacolo); alcuni limiti alla proprietà di televisioni e giornali (in particolare, viene fissata una proroga del divieto di partecipazione in imprese editrici di giornali quotidiani da parte delle società televisive in ambito nazionale, alla data del 31 Dicembre 2012); lo stanziamento di 7 milioni di euro per interventi a favore della “cultura”, ossia istituzioni ed enti che svolgono attività culturali; 80 milioni per la conservazione e manutenzione dei beni culturali; la possbilità di attingere ai prestiti agevolati della Cassa depositi e prestiti a favore di società considerate “strategiche”; soppressione di un euro sul prezzo dei ticket per entrare al cinema (tale contributo era stato previsto nel decreto “mille proroghe”). Naturalmente le polemiche non sono mancate, a giusta ragione. Il decreto arriva a pochi giorni dal referendum (indetto per i prossimi 12 e 13 Giugno), e non è ancora chiaro se tali norme, che stabiliscono il divieto di costruire centrali nucleari in Italia, siano sufficienti a decretare l’annullamento del quesito referendario su tale materia.
Il tema del nucleare nel referendum è un punto chiave,se verrà cancellato,speriamo di no, non sarà facile raggiungere in quorum.
Vediamo però il resto del mondo come si sta muovendo sulla questione Nucleare.


Secondo il governo italiano, anche dopo la disfatta di Fukushima, tutto il mondo continua a puntare sull’atomo. Beh, le cose non stanno esattamente così. Vediamo perché.

Il governo giapponese sta cercando altre fonti per garantire il fabbisogno energetico futuro del Paese. L’ultima iniziativa è stata battezzata “Sunrise Plan”, che non si dovrebbe tradurre tanto letteralmente come “piano dell’alba”, ma più che altro in senso figurato, come una sorta di “rinascita dal sole”. Il primo ministro Naoto Kan sta considerando un piano per imporre a tutti gli edifici di nuova costruzione in Giappone l’installazione dei pannelli solari entro il 2030. Il piano, che dovrebbe coprire tutte le nuove abitazioni e gli edifici commerciali, dovrebbe essere annunciato alla fine della settimana al vertice del G8 in Francia. (Telegraph)
E nel resto del mondo invece? Per quanto riguarda la Svizzera, la popolazione non si fida più dell’atomo dopo Fuskushima e dunque è inutile costruire altre centrali. Entro il 2034 il Paese d’oltralpe ha stabilito quindi di eliminare il nucleare. Le centrali nucleari esistenti verranno chiuse alla fine della loro vita operativa e non saranno rimpiazzate da centrali nucleari nuove.
L’abbandono avverrà per tappe: delle cinque centrali – che fin ora hanno soddisfatto il 40% del fabbisogno energetico del paese – la prima sarà smantellata nel 2019. L’ultima invece cesserà di funzionare solo nel 2034. La storia del nucleare in Svizzera, cominciata già nel lontano 1962, è stata già in passato costellata di tentativi di rinuncia all’atomico, vedi il referendum del 1979, quello del 1984 e quello del 1990.Una diversa coscienza anima però oggi il paese, giunto ad una svolta che alcuni definiscono storica.
C’è da chiedersi allora come mai questi Paesi, accogliendo le richieste legittime dei suoi cittadini, dicano finalmente “no” al nucleare. Noi invece, qui in Italia, blocchiamo anche il referendum che ci avrebbe permesso di bloccare l’atomo. Proprio ieri infatti il Governo ha votato la fiducia sul decreto omnibus, che di fatto cancella il quesito referendario sul nucleare. Ma, attenzione, non è detta l’ultima parola: manca ancora la firma del Presidente Giorgio Napolitano, poi la decisione finale la prenderà la Corte di Cassazione. Sperando che non si giunga ad una vera e propria censura del referendum!
Anche l’Austria e la Finlandia hanno fatto un passo indietro verso il nucleare, ordinando lo stress test per gli impianti al fine di provare la resistenza a catastrofi naturali come terremoti o inondazioni.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha rinviato i lavori per estendere l’operatività dei 17 reattori nucleari nel paese. Il provvedimento ha fermato immediatamente l’attività dei due rettori più vecchi, mentre in questo periodo di sospensione, gli altri 15 continueranno a lavorare come al solito.

mercoledì 25 maggio 2011

FEISPADANIA

Dopo facebook il notissimo social in blu,la Lega sentendosi minacciata da questa dall'invasore americane ha pensato bene di creare la propria piattaforma informatica. Sei un padano e vuoi conoscere altri padani? Hai voglia di padanizzare con qualche tuo amico? Ecco qua FEISPADANIA ... sito accessibile solo per gli abitanti di città padane,ovviamente. Di certo pensate che io stia scherzando o delirando,a purtroppo non è così,ecco qua il link (http://facepadania.altervista.org/) che S fortunatamente non è più visibile,ma fortunatamente prima che il sito venisse tolto dalla rete sono riuscito a scattare una foto della homepage.
Ma come funzionava FEISPADANIA e a cosa serviva?

Quando arrivò qualche mese fa (parliamo del lancio ufficiale della beta di Ottobre 2010), prevedeva una serie di comandi standard proprio come quelli del social network originale, ma con un unico limite. Per iscriversi necessitava essere residente in una delle regioni “prescelte” dai programmatori.
Subito dopo questo limite fu rimosso dalla home page.
Dopo pochi mesi era stata prevista una relase completa (parliamo qui della versione di Febbraio 2011), che con molta “internazionalità”, era prevista in lingua italiana, inglese e padana.
Dal sito web dell’iniziativa si poteva leggere che ci si stava collegando al primo social network dedicato alla gente del Nord, dove è possibile incontrare solo amici “padani” e parlare così di “cibo, arte, moda e argomenti padani”.
Ad oggi, Maggio 2011, sembra che l’iniziativa non abbia raggiunto tal successo da resistere e mantenersi, questo perché non si è avuto un forte boom di iscrizioni come si pensava. L’idea è legata, secondo i rumors, al fatto che buona parte dei padani, seppur indossino camice ed accessori “verdi”, provengano da territori diversi e quindi la vera secessione “razziale” non sarà mai possibile.

giovedì 19 maggio 2011

Biassono in progress: VITTORIA MORALE!

Biassono in progress: VITTORIA MORALE!: "'Bene. Come sostenitori di Lista per Biassono, possiamo ritenerci soddisfatti del risultato ottenuto alle elezioni amministrative: 952 voti..."

mercoledì 18 maggio 2011

Ricordiamoci del Referendum... è in gioco il futuro di tutti,non solo il nostro.

A breve dovremmo tornare tutti alle urne per il referendum... ma quanto se ne sa di questo referendum? Ma soprattutto perchè nessuno ancora ne parla? LA risposta è presto detta,è palesemente evidente che molte forze politiche non vogliano che si raggiunga il quorum, poi sommiamo il fatto che un esponente di queste forze politiche possiede 3 emittenti televisive viste dalla maggioranza della popolazione italiana ed il gioco è fatto,se non se ne parla nessuno lo sa e in pochi vanno a votare! Ma fortunatamente questo personaggio non controlla ancora Internet che dicono sia libero,dunque se non ci pensa la tv almeno ci pensa Internet a fare informazione. Un altra cosa che fa riflettere è che il Presidente Del Consiglio abbia pubblicamente invitato i cittadini italiani a non presentarsi alle urne,una cosa molto grave,ma come sempre passata in sordina. Votare è un DIRITTO e DOVERE civico,il cittadino quindi ha il diritto e il dovere di presentarsi alle urne e dare il proprio parere su temi importanti come quelli di questo referendum. Ricordo che il referendum è abrogativo quindi è come se si votasse al contrario. Se si è d'accordo si vota NO se non si è d'accordo e si vuole cambiare la legge in merito si vota SI.



 Riassumendo, i quattro quesiti proposti riguardano: laprivatizzazione dell'acqua con i primi due (si vota SI se non si è d'accordo, si vota NO se si è favoreli), la produzione di energia nucleare (si vota SI se non si è d'accordo, si vota NO se si è favoreli), mantenimento del legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri (si vota SI se non si è d'accordo, si vota NO se si è favoreli).
Di seguito il comunicato del Ministero dell'Interno
Pubblicati nella Gazzetta ufficiale del 4 aprile 2011 i decreti presidenziali che indicono i referendum popolari i cui comizi elettorali sono convocati per il giorno di domenica 12 giugno 2011, con prosecuzione delle operazioni di votazione nel giorno di lunedì 13 giugno 2011.
Le denominazioni sintetiche, formulate dall’Ufficio centrale per il referendum costituito presso la Corte Suprema di Cassazione, in relazione a ciascuno dei quattro quesiti referendari dichiarati ammissibili:
  • a) referendum popolare n. 1Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Abrogazione;
  • b) referendum popolare n. 2Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma;
  • c) referendum popolare n. 3Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme;
  • d) referendum popolare n. 4Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.


SAREBBE INCOSCIENTI NON VOTARE, E NON ESPRIMERE IL NOSTRO VOTO SU PROVVEDIMENTI CHE NON RIGUARDERANNO SOLO NOI MA ANCHE IL FUTURO E LA QUALITA' DELLA VITA DEI NOSTRI FIGLI E NIPOTI.

Il film dei sentimenti

Il desiderio di una persona verso un altra,è mancanza,e istintivamente si punta a voler colmare questo senso di vuoto interiore cercando l'altra persona. Succede che le cose importanti possono passare in secondo piano?
Io non direi in secondo piano,all'inizio la novità è forte e l'amore tra due persone sembra prevalere su tutto quello che succede,con il tempo la cosa acquista toni più razionali e trova la sua giusta collocazione;  lo sfondo.
Non è un ruolo da 4 soldi,anzi è importantissimo,immaginate un film con una scenografia scadente o addirittura senza scenografia,l'amore come i gli altri sentimenti forti non totalizzano il normale vivere,ma sono indispensabili per rendere bella e fantastica la vita. Ci ho messo molto per capirlo,e prima pensavo che le cose fossero diverse,ma ora ho capito,ci ho messo un pò ma ci sono arrivato. Il vero problema è il tempo morto,quando non c'è nulla da fare,gli attori non sono in campo e punti l'attenzione solo allo sfondo ed è li che ti sale la nostalgia e la mancanza.



Siamo noi i registi della vita e dei nostri sentimenti!

martedì 17 maggio 2011

Apprezzare l'ignoto dal letto di una stanza.


C'è un momento particolare nella mia giornata che apprezzo moltissimo e desidero raccontare.Un magia e una illuminazione mentale fantastica avviene in quegli istanti poco prima di addormentarsi nel sonno dei giusti;in quel momento mi piace pensare alla mia persona,io sdraiato sul letto,poi come la telecamera in un film,estendo il campo della scena e immagino la mia stanza,poi casa mia,il mio quartiere e così via,fino ad entrare nello spazio più profondo. Arrivato all'estremo del cosmo,ecco che accade l'incredibile,o per meglio dire l'indescrivibile,per un istante,che non è quantificabile in termini temporali,tanto è piccolo,sfioro l'ignoto e l'infinito,poi apro gli occhi,e mi ritrovo sbalordito con la pelle d'oca e la mente offuscata. Assaporare e apprezzare l'ignoto e la grandezza di tutto quello che esiste è una sensazione magnifica,un orgasmo mentale e spirituale.Non capita tutte le volte che ci provo ma quando accade è davvero meraviglioso Lo stesso avviene assaporando il micro anzichè il macro ed addentrandomi nell'intimo più profondo della materia e di tutto quello di cui è composta,non serve saperne troppo di fisica,piuttosto che di astronomia,basta avere fantasia e soprattutto lasciarsi trasportare dalla mente!

venerdì 13 maggio 2011

Vorrei avere la stessa forza di un germoglio!

Lunedì ho piantato in un vaso dei bulbi di gladiolo,con la certezza di rendere un pò più bello il mio giardino,ora sono parecchie sere che passo alcuni minuti con loro,gli smuovo la terra con le dita,li bagno e gli parlo e loro lentamente ma vistosamente crescono! Mai avrei pensato che una pianta potesse crescere e fortificarsi in così poco tempo,è stupefacente vedere questi germogli che solo ieri facevano capolino dal terreno e oggi sono già cresciuti di qualche centimetro;vorrei avere la loro stessa forza di volontà,ogni giorno vorrei anche io crescere di qualche centimetro, cambiare,
migliorarmi sempre ogni giorno,non a grandi passi ma a piccoli passi,a pochi centimetri al giorno.
Abbiamo tutti quanto molto da imparare dalla natura,quanta forza e quanta grinta in un bulbo,in un seme,la voglia di crescere di buttare fuori la testa dalla terra,sporca,secca e puntare ogni giorno sempre più in alto,puntare verso il cielo,e mentre cresce rende migliore e più bello tutto quello che la circonda.


Vorrei avere la stessa forza di un germoglio...

domenica 6 febbraio 2011

Il Senso della frase

Non so sciare, non so giocare a tennis, nuoto così così, ma ho il "senso della frase". Il senso della frase è Privilegio poiché, se lo possiedi, permette a una tua bugia di essere, se non creduta, almeno apprezzata. Nel caso poi, una volta tanto, tu ti decida a dire la verità, quella vera, quella che puzza perché non si lava con gli eufemismi, quella brutta perché non si ritocca né si abbellisce con la chirurgia estetica del ricordo, nel caso tu dica la verità, la verità pelosa, la verità arrapata, se possiedi il senso della frase la verità avrà l'aspetto un po' puttanesco eppure di classe di una bella menzogna.
Il senso della frase è il sesso della frase, il suono della frase, il significato della frase. Il senso della frase battezza la frase, la estremizza e anche se la degrada col turpiloquio, la promuove comunque rendendola, alla fin fine, definitiva. Il senso della frase è il punto di arrivo del concetto espresso quando la frase è ancora nell'utero. È il punto di non ritorno. Un "punto e basta". Un punto esclamativo ma, soprattutto, 666 punti esclamativi.
Diabolico senso della frase, io ti possiedo e ti amo. Fiato alle trombe di Eustachio, rimbombino le tube di Fallopio. Così è e così è stato.
Non so se si nasca con il senso della frase. Di sicuro ci si muore.