domenica 12 giugno 2011

Alle 19 oltre il 30%

Affluenza oltre l'30% - Alle ore 19 di domenica 12 giugno il dato relativo all'affluenza per tutti e 4 i quesiti è dell'30,35%.
Il Dettaglio - Si attesta al di sopra del 30% l'affluenza alle 19 su tutti e quattro i quesiti referendari, quando mancano i dati di meno di dieci comuni. Secondo il Viminale, nel dettaglio l'affluenza per il primo quesito (affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica) è del 30,34%, per il secondo (tariffe del servizio idrico) del 30,35%, per il terzo (nucleare) del 30,32%, per il quarto (legittimo impedimento) del 30,33%.

Prima affluenza a 2 cifre: è sempre quorum -Qualunque sia stato il quesito referendario ed il tipo di referendum, la consultazione degli archivi del Viminale dice che quando la prima rilevazione dell'affluenza alle urne è stata a due cifre, come nel caso di domenica 12 giugno 2011, si è sempre raggiunto il quorum.
Che si sia votato in un solo giorno o in due giorni; che sia andati alle urne solo in Italia o 

che sia stata data opportunità anche agli italiani all'estero; che la prima rilevazione sia stata fatta alle ore 11 o alle 12, il dato finale è rimasto omogeneo: il quorum è stato sempre superato.

La quarta affluenza più alta della storia - Si tratta della quarta affluenza più alta nella prima mattinata di votazioni sui referendum: solo nel 1974, nel 1978 e nel 1985, infatti, quando gli elettori sono stati chiamati a esprimersi su divorzio, finanziamento pubblico dei partiti i indennità di contingenza, la percentuale alle 11 del primo turno è stata rispettivamente del 17,9%, del 12,6% e dell'11,9%.
Va inoltre ricordato che il quesito referendario del '74 chiamò alle urne anche il fronte del no. Nel caso, invece, della consultazione del 12 e 13 giugno 2011, gran parte degli elettori contrari all'abrogazione delle 4 norme in discussione hanno scelto di non recarsi alle urne.

Il quorum manca dal 1995 - L'ultima volta che è stato raggiunto il quorum risale a 16 anni fa, nel 1995, quando gli italiani sono stati chiamati alle urne su ben 12 quesiti: le  concessioni televisive nazionali (concentrazione di reti televisive),  le interruzioni pubblicitarie, la raccolta pubblicitaria radiotelevisiva, le rappresentanze sindacali, la contrattazione nel pubblico impiego, il soggiorno cautelare, la privatizzazione della Rai, l'autorizzazione al commercio, le trattenute sui contributi sindacali, la legge elettorale per i comuni, gli orari degli esercizi  commerciali.
In quel caso si toccò il 58%. Da allora, la quota '50+1' è solo un'illusione.

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