giovedì 27 dicembre 2012

Feynman,un gatto morto quantistico e un lancio di dadi.

R.Feynman ,Nobel 1965
Già immagino la faccia di Ottavia ( la mia ragazza ) nel leggere soltanto il titolo.

Ma cosa c'entra Feynman con un gatto morto e un lancio di dadi?

Andiamo per ordine,inizierò parlando del lavoro più elegante non solo di Feynman ma di tutta la storia della fisica,ovvero la QED (ElettroDinamica Quantistica)

Nel suo libro sulla QED, l’elettrodinamica quantistica ,La strana teoria della luce e della materia, scriveva  “Sto per parlare di una cosa che non capirete. Tranquilli, non mettete via il libro: non la capiscono neppure i miei studenti. E la ragione principale è che non la capisco neanch’io. Siccome noi fisici abbiamo imparato a convivere con questa situazione, potete farlo anche voi. Il mondo subatomico è strano, e le teorie che lo rappresentano non possono essere meno strane. Tuttavia, il problema non è decidere se una teoria è bella, filosoficamente parlando, o facile da capire, o ragionevole. Il problema è vedere se fa predizioni in accordo con i risultati sperimentali.” Dopo questa premessa Feynman inizia la spiegazione della sua teoria rivoluzionaria,non scenderò nei dettagli perché molte cose ho fatto fatica a capirle e perché correrei il rischio di annoiarvi ma porto la vostra attenzione su una cosa magnifica,ovvero che questa teoria può spiegare quasi tutto,o meglio tutto tranne la radioattività e la gravità,teniamo da parte per un momento queste due cose,soprattutto la gravità,vi racconterò qualcosa in un prossimo post, e focalizziamoci su quello che è possibile spiegare. Ho detto che questa teoria spiega quasi tutto quindi con la stessa teoria possiamo spiegare il comportamento della luce e anche il comportamento di elettroni,le interazione tra luce e materia e un sacco di altre cose. Questo significa che molte cose che prima con la fisica classica di Newton e che nemmeno con la  meccanica quantistica generale erano spiegabili ora diventano spiegabi e con una precisione straordinaria,tanto che lo stesso Feynman affermò che se applicassimo la QED per misurare la distanza tra Los Angeles e New York (circa 4000 Km), il calcolo teorico e la misura sperimentale certamente fornirebbero due valori distinti. Ma l’errore sarebbe inferiore allo spessore di un capello umano. In altri termini: teoria e misurazione sono identici fino alle decima cifra decimale (0,000000000x). Questo significa che la QED spiega in maniera assolutamente precisa il comportamento della natura e dei suoi componenti e ci aiuta a capirne meglio il funzionamento, e considerando che rappresenta la realtà con estrema precisione non possiamo ignorarla affatto,soprattutto ora che vi parlerò di Multiverso... Tranquilli non è fantascienza ma è la realtà,per la stessa QED,riassumendo il pensiero dei fisici, l’origine dell’Universo sarebbe scientificamente spiegabile per mezzo delle stesse leggi che lo caratterizzano. La materia nasce dal nulla per mezzo di fluttuazioni quantistiche (Teoria M-Brana) il principio antropico forte sarebbe giustificato dalla teoria del Multiverso. Secondo questa teoria, le dimensioni quantistiche dell’Universo primordiale lo avrebbero reso soggetto al principio di Feynman; in accordo a tale principio, l’Universo avrebbe “contemporaneamente” assunto ogni stato possibile, compreso quello che a noi risulta finemente regolato per il sostentamento della vita. Non si tratta quindi di un miracoloso intervento divino, ma solo di una “configurazione” fra le tante molteplici effettivamente assunte ed espresse. Cioè quella in grado di sostenere la vita di persone abbastanza intelligenti da interrogarsi sulle ragioni del tutto.

Secondo Hawking, quando il “credente” risponde “Dio” alla domanda “chi ha dato origine all’ Universo?”, commette l’errore di spostare semplicemente la domanda di un “gradino”.L’uomo di Scienza porrebbe subito la successiva domanda: “Chi ha dato origine a Dio?”. Questo spiega molte cose che potrebbero sembrare assurde ma sono la realtà dei fatti,proprio perché spiegate con una teoria molto precisa,in pratica come nel gatto di Schrödinger all'apertura della scatola potevamo avere solo uno stato di quel gatto (vivo o morto) così per ogni scelta o evento che ha più risvolti tutti quanti si esprimeranno in universi differenti,quindi se nel nostro universo il gatto risultasse vivo in un altro universo parallelo il gatto sarebbe morto. Questa teoria potrebbe mettere in dubbio le coscienze e la fede di molti uomini ma ci fa anche capire quanto ancora sappiamo poco della fisica e della natura in generale,quanto pensiamo di aver capito tutto ma in realtà della natura abbiamo capito ben poco o quasi nulla ma questo non è un ostacolo anzi è un invito alla ricerca e alla continua scoperta è (citando Feynman) "il piacere di scoprire",il piacere di capire ma anche l'accettare i nostri limiti a capire che il dubbio è insito nella vita e non solo nella natura stessa,ecco perché sono sempre più convinto che "non solo Dio gioca a dadi,ma che a volte ci confonda,lanciandoli dove non li possiamo vedere. 

Nessun commento:

Posta un commento