mercoledì 2 gennaio 2013

Sincronicità, due facce della stessa medaglia.


 Prima di parlare della sincronicità è doveroso spiegare cosa sia, e lo farò con un esempio inflazionato ma facile da comprendere. Vi è mai capitato di pensare ad una persona e poco dopo squilla il telefono? Alzate la cornetta e chi c'è dall'altra parte? Proprio quella persona che stavate pensando. Molti di voi potrebbero pensare che si tratti di coincidenza e potrebbe anche esser vero,ma vale la pena approfondire l'argomento e lo farò con l'aiuto,se così si può dire,di due personaggi apparentemente diametralmente opposti come un fisico, nel nostro caso W.Pauli e uno psicologo discepolo di Freud il Sig.Jung.

 Capitò che il signor Pauli un giorno decise di andare dallo psicologo perchè fortemente stressato dai suoi lavori di fisica quantistica e come psicologo scelse proprio Jung,durante una di queste sedute Pauli espresse le sue opinioni riguardo questi eventi per così dire particolari e Jung rivelò che da molto tempo stava lavorando proprio a questi singolari eventi,da li cominciò una singolare collaborazione tra i due che portò alla pubblicazione di due libri sulla sincronicità.




Secondo Jung e Pauli, il fenomeno della sincronicità portava in stretto contatto fisica e psicologia, evidenziando una connessione profonda fra i vari eventi del mondo, non legata a un’azione diretta causale-meccanica.



Pauli diede un contributo notevole alla fisica quantistica con il principio di esclusione di Pauli ( che afferma che due fermioni identici non possono occupare lo stesso stato quantico ),ma da questo principio nacque un problema ancora oggi irrisolto ovvero l' Entaglement ( Intreccio ). In parole facilmente comprensibili, i
l fenomeno dell’entanglement si evidenzia quando due particelle hanno proprietà caratteristiche strettamente correlate (es: due elettroni sullo stesso orbitale con spin opposto). Separando le due particelle a qualunque distanza tra di loro, un’operazione di misura sulla prima particella influenzerà istantaneamente anche l’altra pur trovandosi in situazioni di assoluta impossibilità di interazione. L’influenza della misura sarà istantanea, qualunque sia la distanza, questo implica che l'informazione viaggia ad una velocità superiore alla velocità della luce e non solo in questo caso viene meno anche il principio di indeterminazione di Heisenberg, tale principio postula che quanto maggiore è l'accuratezza nella misurazione della posizione di una particella subatomica, tanto minore è la precisione inerente alla misurazione della velocità e viceversa. Questo potrebbe indicare che tutto esiste al di là dello spazio e del tempo,ovvero che tutto è intrecciato e collegato come le due particelle così anche le persone,che poi altro non sono che un ammasso di particelle. In un universo con dimensioni inespresse come il nostro nulla vieta che possano esistere delle dimensioni in cui le particelle si trovino ad occupare il medesimo spazio e di conseguenza sono sovrapposte in questa dimensione e separate nelle altre,come se guardassimo un oggetto prima su di un piano e poi su un altro (Vedete il triangolo di Penrose per capirci meglio),la teoria dell'universo a 11 dimensioni meglio nota come teoria delle stringhe è una teoria relativamente moderna eppure questi due uomini ne intuirono i meccanismi e le particolarità parecchi anni prima.Da un fisico del calibro di Pauli forse la cosa non stupisce ma pensare che uno psicologo come Jung (nulla da dire sulla sua illustre figura) che non aveva le basi per poter anche solo lontanamente immaginare o intuire una cosa simile, sia arrivato a conclusioni verosimili è davvero affascinante. Lascio a voi ogni possibile interpretazione,resta comunque la sottile idea che molto probabilmente psiche e natura ( psicologia e fisica) possano essere soltanto due facce della stessa medaglia o soltanto due punti di vista diversi per descrivere la medesima realtà.

Consiglio questo articolo per gli increduli:

http://astronomicamens.wordpress.com/2012/10/29/un-esperimento-di-entanglement-quantistico-per-lo-studio-dello-spaziotempo/

1 commento:

  1. La psicologia è correlata a qualunque scienza, perché ogni scienza è opera dell' uomo. Saluti

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