sabato 12 ottobre 2013

Cadaveri sociali.

Vedo gente ogni giorno,e ne vedo davvero troppo,che non fa altro che lamentarsi,senza voler cambiare le cose,senza nemmeno provarci a voler cambiare le cose,senza nemmeno pensare di provarci a voler cambiare le cose... E' l'italiano medio,che cura solo il proprio orticello,la sua piccola porzione di libertà e di individualità,fregandosene altamente del vicino,ma sempre pronto a puntare con il dito inquisitore quello che non va,sbraitandolo ad alta voce,o ancor peggio mugugnandolo di nascosto,tra la confusione generale per evitare di esser ascoltato,non sia mai che qualcuno possa ascoltarlo e magari ribattere. Sono stanco di questa mediocrità,della filosofia del menefreghismo e dell'individualismo sotto ogni angolo di veduta,basta con questo pensiero ignorante dove il sentirsi bene significa unicamente star bene senza guardare gli altri,senza avere un occhio di riguardo alla società per poi trovarci a sputare fango su tutto e tutti perchè è giusto così,perchè è più facile criticare che cercar di cambiar le cose.
Per quanti leggeranno questo semplice sfogo,non pensate come sempre di trovarvi dalla parte del giusto,perchè non lo siete,tra voi si nascondo quello che odio di più di questa società marcia,e probabilmente la pustola purulenta sei anche tu,che magari ora ti indigni,ma se ti guardi allo specchio per una volta forse arriverai a capire che anche tu fai parte di questo sistema,anche tu ti lamenti sempre e non provi a cambiare nulla,anche tu pensi solo al tuo orticello,anche tu credi di essere dalla parte del giusto e del buono ma non lo sei. Probabilmente non lo sei mai stato,perchè ci sei nato in questa palude putrida e ti sei adattato,ti sei abituato al fetore,alla vista dei cadaveri ambulanti che incontri ogni giorno,ti sei abituato a tutto e ora non puoi far altro che difendere te stesso e questa palude,perchè infondo infondo al tuo cuore,ti piace sguazzare della melma,ti piace poter uscire e criticare tutto e tutti,ti piace per un istante fingerti offeso e indignato a parole,per poi svoltare l'angolo e perderti nel marasma di altri cadaveri sociali,senza anima e senza vita,senza la palude tu non esisti,non puoi vivere altrove,allora difendi questo tuo abitat maleodorante,pieno di gente assorta nel sono.
Non persone ma pezzi di carne che si muovono,senza essere e pensare,per la città...

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