domenica 30 dicembre 2012

Elogio alla Mente




Ho perso un po' la vista, molto l'udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent'anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente.
-- Rita Levi Montalcini --
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/ipse-dixit/frase-80990>


Così diceva una delle menti migliori del nostro secolo che si è spenta oggi (30/12/2012) alla veneranda età di 103 anni. Non parlerò di lei ne dalla sua figura,non perché non sia importante ma perché non ne avrei la conoscenze e anche perché è un argomento inflazionato oggi come non mai; ma prenderò spunto da queste sue magnifiche parole per fare una breve riflessione sulla società contemporanea.

La società moderna è sempre più improntata sulla fisicità e poco sulla sostanza,questo è dovuto anche all'avvento della TV che ha dominato la scena moderna ed è entrata con prepotenza non solo nelle nostre case ma anche nelle nostre teste,involontariamente siamo sempre più condizionati da questa scatola luminosa che incessantemente ci bombarda con immagini di donne svestite e ragazzi a dorso nudo,non voglio fare il moralista,sia chiaro non è questa la mia missione e non nascondo che alle volte certi corpi tolgono davvero il fiato,ma possibile che dopo anni di lotta per i diritti e di crescita culturale e sociale,il risultato finale sia questo scempio? Fatico a crederci ma è proprio così,la società ha dimenticato l'importanza della mente,l'ha chiusa a chiave in qualche scatola e l'ha portata in soffitta,lontana dalla quotidianità. Abbiamo esiliato la mente e lo abbiamo fatto di proposito,le motivazioni sono le più disparate, delle volte la mente (e quindi la coscienza individuale e il pensare) è scomoda,altre volte è ingombrante ed è meglio che non ci sia,in questo modo provandoci e provandovi della mente,la società ha pensato di togliersi un peso,ha creduto,molto ingenuamente,che basando tutto sull'apparire il mondo sarebbe stato più bello. Questo potrebbe essere anche vero,i canoni estetici ellenici e degli antichi greci hanno attraversato la nostra cultura in modo trasversale in molti campi e i loro canoni di bellezza sono ancora validi tutt'oggi,ma se pensate agli antichi greci li ricordate soltanto per la bellezza delle loro statue? Non credo proprio, eppure anche la loro società era pervasa da un forte ideale di bellezza estetica,e quindi dove risiede la differenza tra noi e loro? E' molto semplice,la loro bellezza era solo un contenitore per il bello della mente e dell'animo,la nostra bellezza è vuota e svuotata da ogni tipo piacere interiore e mentale. La nostra società ha tenuto solo il guscio di queste forme perché l'interno è marcito e si è deteriorato,la bellezza fisica è diventata fine a se stessa,senza più alcun tipo di scopo se non quello puramente mediatico e finanziario di vendere e di rincoglionire le persone. Non so se mai la società attuale potrà riprendersi,perché troppo attaccata a questo modo di vivere e "pensare" ma credo che forse con il tempo le cose possano cambiare,non certo da sole ma lavorando,provando a tornare in soffitta,rispolverare la scatola dove abbiamo nascosta la nostra mente,insieme alla coscienza e provare ad aprirla e vedere cosa succede,provare per una sera a spegnere quella maledetta scatola che abbiamo in soggiorno e aprire un bel libro,anche lui probabilmente impolverato perché mai usato,provare ad usare l'immaginazione,provare a leggere a ricavarci un piccolo angolo che è soltanto nostro e diverso da quello degli altri,in questo modo ricostruiremo le coscienze e torneremo ad utilizzare la mente e a dargli il valore che si merita,di primo posto sul podio,prima del corpo,perché noi siamo Mente,non corpo.



Fortunatamente non tutto è perduto e abbiamo grandi esempi di prevalsa della mente sul corpo e i risultati sono visibili a tutti...








Sarà anche seduto su una sedia a rotelle ma lui è tra tutti l'uomo più libero del pianeta,perchè con la mente può fare cose grandiose.

Stephen Hawking


giovedì 27 dicembre 2012

Feynman,un gatto morto quantistico e un lancio di dadi.

R.Feynman ,Nobel 1965
Già immagino la faccia di Ottavia ( la mia ragazza ) nel leggere soltanto il titolo.

Ma cosa c'entra Feynman con un gatto morto e un lancio di dadi?

Andiamo per ordine,inizierò parlando del lavoro più elegante non solo di Feynman ma di tutta la storia della fisica,ovvero la QED (ElettroDinamica Quantistica)

Nel suo libro sulla QED, l’elettrodinamica quantistica ,La strana teoria della luce e della materia, scriveva  “Sto per parlare di una cosa che non capirete. Tranquilli, non mettete via il libro: non la capiscono neppure i miei studenti. E la ragione principale è che non la capisco neanch’io. Siccome noi fisici abbiamo imparato a convivere con questa situazione, potete farlo anche voi. Il mondo subatomico è strano, e le teorie che lo rappresentano non possono essere meno strane. Tuttavia, il problema non è decidere se una teoria è bella, filosoficamente parlando, o facile da capire, o ragionevole. Il problema è vedere se fa predizioni in accordo con i risultati sperimentali.” Dopo questa premessa Feynman inizia la spiegazione della sua teoria rivoluzionaria,non scenderò nei dettagli perché molte cose ho fatto fatica a capirle e perché correrei il rischio di annoiarvi ma porto la vostra attenzione su una cosa magnifica,ovvero che questa teoria può spiegare quasi tutto,o meglio tutto tranne la radioattività e la gravità,teniamo da parte per un momento queste due cose,soprattutto la gravità,vi racconterò qualcosa in un prossimo post, e focalizziamoci su quello che è possibile spiegare. Ho detto che questa teoria spiega quasi tutto quindi con la stessa teoria possiamo spiegare il comportamento della luce e anche il comportamento di elettroni,le interazione tra luce e materia e un sacco di altre cose. Questo significa che molte cose che prima con la fisica classica di Newton e che nemmeno con la  meccanica quantistica generale erano spiegabili ora diventano spiegabi e con una precisione straordinaria,tanto che lo stesso Feynman affermò che se applicassimo la QED per misurare la distanza tra Los Angeles e New York (circa 4000 Km), il calcolo teorico e la misura sperimentale certamente fornirebbero due valori distinti. Ma l’errore sarebbe inferiore allo spessore di un capello umano. In altri termini: teoria e misurazione sono identici fino alle decima cifra decimale (0,000000000x). Questo significa che la QED spiega in maniera assolutamente precisa il comportamento della natura e dei suoi componenti e ci aiuta a capirne meglio il funzionamento, e considerando che rappresenta la realtà con estrema precisione non possiamo ignorarla affatto,soprattutto ora che vi parlerò di Multiverso... Tranquilli non è fantascienza ma è la realtà,per la stessa QED,riassumendo il pensiero dei fisici, l’origine dell’Universo sarebbe scientificamente spiegabile per mezzo delle stesse leggi che lo caratterizzano. La materia nasce dal nulla per mezzo di fluttuazioni quantistiche (Teoria M-Brana) il principio antropico forte sarebbe giustificato dalla teoria del Multiverso. Secondo questa teoria, le dimensioni quantistiche dell’Universo primordiale lo avrebbero reso soggetto al principio di Feynman; in accordo a tale principio, l’Universo avrebbe “contemporaneamente” assunto ogni stato possibile, compreso quello che a noi risulta finemente regolato per il sostentamento della vita. Non si tratta quindi di un miracoloso intervento divino, ma solo di una “configurazione” fra le tante molteplici effettivamente assunte ed espresse. Cioè quella in grado di sostenere la vita di persone abbastanza intelligenti da interrogarsi sulle ragioni del tutto.

Secondo Hawking, quando il “credente” risponde “Dio” alla domanda “chi ha dato origine all’ Universo?”, commette l’errore di spostare semplicemente la domanda di un “gradino”.L’uomo di Scienza porrebbe subito la successiva domanda: “Chi ha dato origine a Dio?”. Questo spiega molte cose che potrebbero sembrare assurde ma sono la realtà dei fatti,proprio perché spiegate con una teoria molto precisa,in pratica come nel gatto di Schrödinger all'apertura della scatola potevamo avere solo uno stato di quel gatto (vivo o morto) così per ogni scelta o evento che ha più risvolti tutti quanti si esprimeranno in universi differenti,quindi se nel nostro universo il gatto risultasse vivo in un altro universo parallelo il gatto sarebbe morto. Questa teoria potrebbe mettere in dubbio le coscienze e la fede di molti uomini ma ci fa anche capire quanto ancora sappiamo poco della fisica e della natura in generale,quanto pensiamo di aver capito tutto ma in realtà della natura abbiamo capito ben poco o quasi nulla ma questo non è un ostacolo anzi è un invito alla ricerca e alla continua scoperta è (citando Feynman) "il piacere di scoprire",il piacere di capire ma anche l'accettare i nostri limiti a capire che il dubbio è insito nella vita e non solo nella natura stessa,ecco perché sono sempre più convinto che "non solo Dio gioca a dadi,ma che a volte ci confonda,lanciandoli dove non li possiamo vedere. 

martedì 25 dicembre 2012

Le Brave Persone

Mi ero ripromesso che oggi,essendo Natale,sarei stato più buono con tutti,poi ho visto un immagine su internet e non sono riuscito a resistermi,dovevo assolutamente pubblicarla.
So che potrebbe sembrare che ho qualcosa contro i cristiani ma vi assicuro che non è così,è solo una coincidenza che ho aperto il mio blog in questo modo.




La foto si commenta da sola e vista in un senso lato non è riferita solo ai cristiani ma a tutti quelli che pensano che basti compiere riti e cerimonie e pregare un dio per poter essere buoni agli occhi della società.

Buon Natale e Buone Feste.


lunedì 24 dicembre 2012

Il testamento di Tito...


IL TESTAMENTO DI TITO (Faber)
Troverete il mio commento a fine testo.

Non avrai altro Dio, all'infuori di me,

spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse, venute dall'est
dicevan che in fondo era uguale.
Credevano a un altro diverso da te,
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.


Non nominare il nome di Dio,

non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:
ma forse era stanco, forse troppo occupato
e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano
davvero, lo nominai invano.

Onora il padre. Onora la madre

e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:
quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste.

Facile per noi ladroni
entrare nei templi che rigurgitan salmi
di schiavi e dei loro padroni
senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.

Il quinto dice "non devi rubare"

e forse io l'ho rispettato
vuotando in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio.

Non commettere atti che non siano puri

cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami, così sarai uomo di fede:
poi la voglia svanisce ed il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore,
ma non ho creato dolore.

Il settimo dice "non ammazzare"

se del cielo vuoi essere degno.
guardatela oggi, questa legge di Dio,
tre volte inchiodata nel legno.
guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno.
Guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza

e aiutali a uccidere un uomo.
Lo sanno a memoria il diritto divino
e scordano sempre il perdono.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri,

non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:
nei letti degli altri, già caldi d'amore
non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio

mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:
io nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore.


Una canzone oggi come non mai attuale,vediamo spesso gli sfarzi degli uomini di chiesa e l'ipocrisia che dilaga e regna in quegli ambienti. Oggi mi son chiesto perchè,come è cominciato tutto,anzi come è cominciata la fine della vera fede? Un cardinale,non ricordo il nome,pochi giorni fa su un giornale diceva che non aveva senso essere credenti e non praticanti. Io penso che non sia vero e lo dico da agnostico,credo nella fede delle persone ma soprattutto nella fede libera e se il loro non praticare è motivato io penso che valga la pena anche assecondarlo o quanto meno capirle il motivo,ho formulato un ipotesi e vorrei esporla. Credo che la fede negli ultimi anni sia venuta meno in molte persone,forse perchè troppo impegnate in altro o forse per una sfiducia collettiva non tanto nella divinità quanto nelle istituzione eclesiastiche, sempre più spesso si è visto un divario crescente tra le parole dette da papi cardinali e via dicendo e poi i loro comportamenti irrispettosi e ipocriti,si parla di povertà nelle sacre scritture e di tolleranza e poi abbiamo un papa vestito di ori e preziosi che sputa sentenze contro omosessuali,questa è una netta contraddizione e l'uomo di oggi che dopo molto tempo ha preso coscienza anche della propria fede si sta discostando da tutta questa ipocrisia e da tutta questa perdita di valori,un fedele cosciente e pensante,oggi non puà altro che essere un credente non praticante,perchè praticare e riconoscere un valore a queste istituzioni ipocrite sarebbe come consegnare a queste persone il proprio giudizio critico e le proprie opinioni e diventare anzichè gregge di Dio,pecore scellerate di pastori ipocriti. Molte persone che conoscono si reputano credenti non praticanti proprio per questo motivo,alla fine la fede è un fatto di cuore e non può seguire protocolli o regole se non quelle della propria coscienza e del proprio cuore.

sabato 15 dicembre 2012

Minaccia alla pace... (MI SFOGO)

L'omosessualità è una minaccia alla pace... (Così, per chi non lo sapesse, ha esordito Benedetto XVI)

Le religioni chiuse e ignoranti sono le vere minacce alla pace. Chi si fa promotore di pace solo per antonomasia ma poi nei fatti e nelle parole dimostra un assoluta incoerenza alla radice di tutto. Non è accettabile e soprattutto è disgustoso che una persona come un Papa si possa permettere di dire nel 2012 che i gay sono una minaccia per la pace,quando nel mondo ci sono conflitti armati e guerre portate avanti per ideali per lo più religiosi (basti guardare a Israele e Palestina),e la cosa vergognosa è che nessuno ha mosso una parola per la pace in questo senso. Non accuso il Papa in quanto tale perchè questi sono solo i deliri di un pazzo e pazzi non sono giudicabili,ma critico il popolo cristiano che è gregge di un pastore delirante e pecora alla vista dell'uomo libero. Il popolo cristiano ha una responsabilità e un forte potere e vista la responsabilità si merita anche la colpa,la colpa è quella di non essersi dissociato,di esser stato omertoso come spesso accade ma questa volta più delle altre,un popolo che professa la pace e la "tolleranza" non può fingere di non aver sentito delle bestemmie così grosse come quelle pronunciate da Benedetto XVI,il popolo cristiano ha ascoltato e ancora una volta ha ignorato e come tale si merita la sua parte di colpa. Non nutro alcun tipo di riserva nei confronti dell'umanità,ancor più nei confronti dei cristiani,o almeno di quelli che hanno deciso di staccare la spina della coscienza per adeguarsi al gregge dell'ignoranza, quelli li disprezzo maggiormente e li colloco ad un gradino ancor più basso dei pedofili e dei politici,certo è che avranno una buona compagnia.