lunedì 11 marzo 2013

L'urlo della civetta


Questa storia si perde nella notte dei tempi,quando l'uomo ancora amico della natura sapeva viverci in un rapporto di reciproco scambio,senza che nessuno prevalesse sull'altro. Come tutte le primavere,fino a quel giorno, tutti gli uccelli erano intenti a cercare rametti ed erba secca per costruirsi il nido. Il cuculo,arrivato solo ad Aprile inoltrato,non trovò più ne rametti ne erba secca e tutti i vecchi nidi erano stati occupati e risistemati da altri uccelli che decisero di intraprendere prima la migrazione per accaparrarsi i posti migliori. I mesi passarono e il cuculo vagava per il bosco alla ricerca disperata di un nido dove poter deporre le uova. Mentre il sole tramontava all'orizzonte e colorava le nuvole di un rosso accesso,la civetta vedendo che si faceva buio decise di uscire dal nido per cacciare qualche topo,aveva appena deposto 3 uova e non c'era bisogno di covarle vista la temperatura gradevole dell'aria. Il cuculo vedendo la civetta uscire dal nido,orientandosi con la tenue luce rossastra del crepuscolo,entrò svelto nel nido della civetta,e con un rapido gesto butto le uova appena deposte fuori dal nido e poi ne posò altre tre. Il cuore del cuculo batteva forte e temeva che la civetta potesse scovarlo e ucciderlo,per questo non appena depose le sue uova si affrettò ad uscire dal nido e a volare via lontano dal bosco. Solo a notte fonda la civetta tornò nel nido e si accorse che che le sue uova erano state sostituite,il silenzio della notte fu rotto da un grido disperato di rabbia e terrore,che anche il cuculo volato a parecchi chilometri di lontananza sentì distintamente. Tutti gli animali del bosco si svegliarono impauriti e impietriti al sentire il verso così tetro e cupo della civetta. Da quel giorno la civetta decise di uscire solo la notte,per non esser vista da nessuno e per poter urlare tutte le sere,da sola il dolore per la perdita dei propri piccoli. Ecco perchè la civetta ha un verso che ricorda il grido di una donna spaventata e terrorizzata.

"La civetta attraverso i suoi occhi turba con la sua presenza, rompendo l’oscurità nella quale doveva rimanere,procurando spavento e presa di coscienza."


NDA:
Questa ovviamente è una storiella inventata,un modo fantasioso per spiegare l'acuto verso della Civetta,ma non significa affatto che sia una animale che porti sfortuna,anzi,se avete il privilegio come me,di sentirla cantare quasi ogni notte,significa che siete tra i pochi fortunati a vivere in mezzo al verde,in un posto dove il cemento e l'asfalto non ha preso il posto del cemento. La vera sfortuna sta nelle persone ignoranti che disprezzano e spesso uccidono gli animali solo per credenze popolari insensate.
Simone Monguzzi.

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