Ma come funzionava FEISPADANIA e a cosa serviva?
Quando arrivò qualche mese fa (parliamo del lancio ufficiale della beta di Ottobre 2010), prevedeva una serie di comandi standard proprio come quelli del social network originale, ma con un unico limite. Per iscriversi necessitava essere residente in una delle regioni “prescelte” dai programmatori.
Subito dopo questo limite fu rimosso dalla home page.
Dopo pochi mesi era stata prevista una relase completa (parliamo qui della versione di Febbraio 2011), che con molta “internazionalità”, era prevista in lingua italiana, inglese e padana.
Dopo pochi mesi era stata prevista una relase completa (parliamo qui della versione di Febbraio 2011), che con molta “internazionalità”, era prevista in lingua italiana, inglese e padana.
Dal sito web dell’iniziativa si poteva leggere che ci si stava collegando al primo social network dedicato alla gente del Nord, dove è possibile incontrare solo amici “padani” e parlare così di “cibo, arte, moda e argomenti padani”.
Ad oggi, Maggio 2011, sembra che l’iniziativa non abbia raggiunto tal successo da resistere e mantenersi, questo perché non si è avuto un forte boom di iscrizioni come si pensava. L’idea è legata, secondo i rumors, al fatto che buona parte dei padani, seppur indossino camice ed accessori “verdi”, provengano da territori diversi e quindi la vera secessione “razziale” non sarà mai possibile.
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