mercoledì 18 maggio 2011

Ricordiamoci del Referendum... è in gioco il futuro di tutti,non solo il nostro.

A breve dovremmo tornare tutti alle urne per il referendum... ma quanto se ne sa di questo referendum? Ma soprattutto perchè nessuno ancora ne parla? LA risposta è presto detta,è palesemente evidente che molte forze politiche non vogliano che si raggiunga il quorum, poi sommiamo il fatto che un esponente di queste forze politiche possiede 3 emittenti televisive viste dalla maggioranza della popolazione italiana ed il gioco è fatto,se non se ne parla nessuno lo sa e in pochi vanno a votare! Ma fortunatamente questo personaggio non controlla ancora Internet che dicono sia libero,dunque se non ci pensa la tv almeno ci pensa Internet a fare informazione. Un altra cosa che fa riflettere è che il Presidente Del Consiglio abbia pubblicamente invitato i cittadini italiani a non presentarsi alle urne,una cosa molto grave,ma come sempre passata in sordina. Votare è un DIRITTO e DOVERE civico,il cittadino quindi ha il diritto e il dovere di presentarsi alle urne e dare il proprio parere su temi importanti come quelli di questo referendum. Ricordo che il referendum è abrogativo quindi è come se si votasse al contrario. Se si è d'accordo si vota NO se non si è d'accordo e si vuole cambiare la legge in merito si vota SI.



 Riassumendo, i quattro quesiti proposti riguardano: laprivatizzazione dell'acqua con i primi due (si vota SI se non si è d'accordo, si vota NO se si è favoreli), la produzione di energia nucleare (si vota SI se non si è d'accordo, si vota NO se si è favoreli), mantenimento del legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri (si vota SI se non si è d'accordo, si vota NO se si è favoreli).
Di seguito il comunicato del Ministero dell'Interno
Pubblicati nella Gazzetta ufficiale del 4 aprile 2011 i decreti presidenziali che indicono i referendum popolari i cui comizi elettorali sono convocati per il giorno di domenica 12 giugno 2011, con prosecuzione delle operazioni di votazione nel giorno di lunedì 13 giugno 2011.
Le denominazioni sintetiche, formulate dall’Ufficio centrale per il referendum costituito presso la Corte Suprema di Cassazione, in relazione a ciascuno dei quattro quesiti referendari dichiarati ammissibili:
  • a) referendum popolare n. 1Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Abrogazione;
  • b) referendum popolare n. 2Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma;
  • c) referendum popolare n. 3Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme;
  • d) referendum popolare n. 4Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.


SAREBBE INCOSCIENTI NON VOTARE, E NON ESPRIMERE IL NOSTRO VOTO SU PROVVEDIMENTI CHE NON RIGUARDERANNO SOLO NOI MA ANCHE IL FUTURO E LA QUALITA' DELLA VITA DEI NOSTRI FIGLI E NIPOTI.

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